venerdì 29 aprile 2016

Raoul Bova e Rocio Morales, amore al capolinea: "Storia finita. Stanno insieme solo per gli affari"

Si fanno sempre più insistenti le voci di crisi fra Raoul Bova e Rocio Morales, da poco diventati genitori della piccola Luna. Già qualche settimana fa era uscita l’indiscrezione che voleva Rocio arrabbiata per le assenze di lavoro del compagne, che recentemente infatti ha reso noto che prenderà un anno sabbatico per stare a fianco della famiglia. 

Ora arriva Alberto Dandolo per Dagospia” a mettere nuova carna la fuoco: “Le solite malelingue – fa sapere nella rubrica “Milano Spia” - dicono che, a dispetto dei sorrisi e delle foto da famigliola, la storia tra Rocio Muñoz Moraes e Raoul Bova, 27 e 44, sarebbe finita da un po’ e che a tenerli insieme sarebbero gli affari. Sarà vero? Ah, saperlo...”.

Gemelle spendono 13.000 euro per rifarsi il seno: "Abbiamo la stessa taglia anche ora"

Sono gemelle e sono anche inseparabili: oltre ad essere due gocce d'acqua, trascorrono gran parte delle loro giornate insieme. Ma Lia e Lori Woof, 22 anni, avevano un gran problema: non si piacevano. Il loro aspetto fisico non permetteva loro di avere fiducia nei propri mezzi. In particolare non erano contente delle dimensioni del loro seno e allora hanno deciso di ricorrere alla chirurgia estetica per risolvere il problema.

Lora, originarie di Gateshead (Inghilterra) hanno messo mano al portafogli e hanno sborsato ben 13.000 euro per aumentare le dimensioni del loro decolletè: ma attenzione, hanno modificato il seno in egual misura, in modo da rimanere identitche anche dopo l'operazione chirurgica.  "Guardavamo le altre ragazze ed eravamo invidiose - hanno ammesso le due gemelle Lia e Lori Woof -. Volevamo le loro grandi tette. Prima dell'intervento non avevamo fiducia in noi stesse, ma ora è cambiato tutto. Era da tanto tempo che volevamo operarci al seno e ne abbiamo discusso a lungo. Alla fine abbiamo deciso di farlo, ma di modificare il nostro corpo in maniera identica, in modo da non tradire ciò che eravamo in principio":

martedì 26 aprile 2016

Ha un volto l’uomo di Altamura: ecco la ricostruzione sullo scheletro di 180mila anni fa

«Abbiamo qui ad Altamura un tesoro prezioso per tutta la Puglia, anzi per il mondo culturale e scientifico intero: sono pochi i reperti fossili umani con una simile combinazione di caratteri morfologici. Non c’è nulla di altrettanto completo nella documentazione paleoantropologica mondiale che precede la comparsa e la diffusione della nostra specie; niente del genere prima di Homo sapiens».

 Così l’assessore della Regione Puglia all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, commenta in una nota la ricostruzione dell’Uomo di Altamura da parte degli studiosi presentata oggi. La ricostruzione è stata affettuata partendo dallo scheletro di Homo neanderthalensis scoperto il 3 ottobre 1993 nella grotta di Lamalunga, ad Altamura, risalente a 180.000 anni fa.  «Il Polo museale di Altamura, grazie anche alla importanza del ‘suo uomò – prosegue Capone – a partire da oggi può diventare un attrattore potente per i viaggiatori in Puglia. Per questo sarà molto importante che la fruibilità e la gestione del Polo siano in linea con l’impegno della Regione a favore del recupero dei beni culturali e dell’immenso patrimonio di cui la Puglia dispone, sempre più nella direzione di valorizzare il bene sulla base di un progetto che garantisca non solo il restauro, ma anche la fruibilità nel modo il più innovativo possibile». Per l’assessore pugliese «non è più immaginabile di restaurare le nostre bellezze e poi lasciarle chiuse a deperire nuovamente senza un progetto di utilizzo per la comunità e per i turisti e senza generare economia e occupazione per le imprese culturali e creative. Altamura sta progettando il suo futuro rendendo noto al mondo il suo grande patrimonio. La Regione – conclude Capone – sarà accanto e ne terrà conto sia nel Piano strategico del Turismo che in quello per la Cultura».

Il dentista degli orrori condannato a 8 anni: ha mutilato 120 pazienti «provando piacere»

Jacobus van Nierop, il dentista degli orrori, non potrà più fare del male ai suoi pazienti. Il tribunale di Nevers, nella Francia centrale, lo ha condannato a otto anni di reclusione per aver mutilato le bocche di circa 120 persone. Van Nierop, 51enne di nazionalità olandese, aveva trasformato il suo studio dentistico nella cittadina di Chateu-Chinon in una sorta di camera delle torture nella quale «traeva piacere» nel provocare orribili lesioni ai malcapitati che gli capitavano a tiro. 

Nel corso del processo, riporta la Bbc, i giudici hanno ascoltato le testimonianze delle sue vittime, che hanno raccontato di mandibole fratturate, ascessi e setticemie provocate dal dentista che, dopo averli anestetizzati, si accaniva su di loro praticando estrazioni non necessarie e ogni sorta di procedure «inutili e dolorose». Van Nierop, ha detto il pubblico ministero durante il processo, non solo truffava le assicurazioni dei suoi pazienti eseguendo interventi inutili, ma provava un autentico «piacere nel provocare dolore».
Il 51enne ormai ex dentista venne arrestato nel 2103. Fuggito in Canada, era stato nuovamente arrestato in base a un mandato di cattura internazionale. Il tribunale lo ha anche radiato dalla professione medica e multato per 10.500 euro. Durante il processo, van Nierop ha ammesso le sue responsabilità, spiegando di «non avere interesse per le persone» e rispondendo con laconici «no comment» alle domande degli avvocati e dei giudici.

Schianto in scooter, Beatrice torna in passerella: «Lo faccio per papà»

«Ora sto meglio, fortuntamente, e così sono voluta ritornare. Papà mi accompagnava sempre ai concorsi, era appassionato come me: penso sia giusto continuare anche per lui, nel suo ricordo, che non mi lascia mai. Spero di arrivare in finale».

Le parole sono di Beatrice Bussanich, ventitreenne commessa di Conselve, che nei giorni scorsi, a poco più di quattro mesi dal terribile incidente nel quale perse la vita il padre Carlo e lei rimase seriamente ferita, è ritornata in passerella, quella di Miss Italia, conquistando con il quarto posto l'accesso alla fase regionale. «Mi piacciono la moda ed i concorsi che seguo da tempo - continua Beatrice seconda di tre figlie -. Papà era il primo ad accompagnarmi e a condividere le esperienze mettendoci tanta passione. A volte, se secondo lui il risultato non era giusto, se la prendeva, ma fa parte del gioco. Io in passerella, lui a seguire dalla platea». 
Lo scorso novembre Carlo, 56 anni, e Beatrice erano in scooter. Un'auto ha tagliato loro la strada: nell'inevitabile impatto lui è morto sul colpo, proteggendo la figlia seduta dietro. Beatrice, a causa di una lesione evidenziata successivamente, è stata rivoverata per settimane con una ridottissima mobilità.

domenica 24 aprile 2016

Sversamento greggio nelle acque di Genova, la guardia costiera: "Situazione migliorata"

Le chiazze di greggio nelle acque genovesi, dopo il cedimento della diga sul torrente Polcevera, "risultano degradate e notevolmente ridotte di dimensioni". Lo rende noto la guardia costiera, spiegando che risultano presenti tre piccole chiazze al largo del tratto tra Arenzano e Cogoleto delle dimensioni di circa 600 metri ciascuna per non più di 100 metri di larghezza.

Altre tre chiazze sono state rilevate una 8 miglia al largo di Savona e due a circa 4 miglia al largo Imperia. Si presentano con una lunghezza di circa 2-3 miglia ciascuna e di poche decine di metri di larghezza, ed in ogni caso si tratta di leggera iridescenza in via di dissolvimento. In prossimità delle spiagge di Savona e Albissola gli uomini della locale Capitaneria hanno, inoltre rilevato, la presenza di piccole macchie di prodotto, ma si tratta certamente di limitati effetti derivanti dalle iridescenze presenti al largo di quel tratto di costa.
Non si esclude che lo stato di emergenza locale possa essere dichiarato cessato limitatamente alla zona del savonese.
La situazione più sotto stretto controllo e dove si concentrano maggiormente gli sforzi, resta quella del ponente genovese e degli specchi acquei portuali, dove le chiazze di sostanza si presentano più vive, in quanto alimentate dalla corrente del Polcevera, leggermente aumentata a causa delle piogge di questa mattina. Qui, oltre ai 50 autospurgo che operano lungo il corso del Torrente, il presidio di contenimento e bonifica costituito dai mezzi navali costieri e da quelli d`altura, nonché dalle barriere di confinamento continua ad operare con intensità, in modo da giungere in tempi brevi ad una definitiva soluzione dell`emergenza.

Lasciò un'azienda ai dipendenti. Addio a Piangiarelli, l'imprenditore dal cuore d'oro

Ieri si è spento all'età di 89  anni, Loris Piangiarelli. Aveva iniziato a lavorare con  suo padre nel 1952. Qualche anno dopo aprì il negozio di  ricambi per auto ed autocarro in via Cavour a Macerata  e successivamente trasferì l'attività in via Valenti ed  infine Piediripa. 

I suoi amici di una vita raccontano che l'idea di  aprire un'attività del genere gli venne una mattina  guardando il traffico di corso Cavour: “Tutte queste  macchine che girano avranno pure bisogno di ricambi per  la riparazione” e fu l'inizio di una piccola grande  azienda che ha segnato la storia cittadina. Nel 1991 Piangiarelli costituì una nuova società  "Piangiarelli e Quintabà": si tenne l'attività legata ai  ricambi per auto cedendo invece con grande generosità  quella per gli autocarri ai dipendenti. Dal 1992 per problemi di salute non poté più seguire da  vicino l'attività come avrebbe voluto. "Era un  commerciante - ricorda la moglie Giuliana Spinaci,  straziata dal dolore - conosciutissimo". Per la socia Sabina Quintabà Loris Piangiarelli era “un  uomo estremamente laborioso con mille idee da  realizzare. Era una persona molto stimata, una bella  guida, un grande amico”. 

venerdì 22 aprile 2016

Draghi, schiaffo alla Merkel: "La Bce deve difendere l'Eurozona, non solo la Germania"

La Germania non ha mai visto di buon occhio l'azione di Mario Draghi alla guida della Bce. Più volte, l'inflessibile ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ha manifestato la sua insofferenza per le scelte di politica monetaria di Francoforte.  Ieri il numero uno della Bce ha deciso di alzare la voce: «Abbiamo un mandato per perseguire la stabilità dei prezzi in tutta l'Eurozona, e non solo in Germania, e questo mandato è stabilito dalla legge europea, noi obbediamo alle leggi e non ai politici».

 Schaeuble aveva preso di mira soprattutto i tassi sotto zero dando voce, a suo parere, alle paure diffuse fra i risparmiatori tedeschi. Ma il fronte anti-Draghi in Germania è folto. Hans-Peter Friedrich, vice-segretario della Csu, partito alleato della Merkel, ha invocato un prossimo presidente della Bce tedesco.  Ma Draghi, che per molto tempo ha preferito non alimentare la polemica, ieri ha avvertito: «Le critiche di un certo tipo potrebbero sembrare in grado di minacciare l'indipendenza della Bce».Uno scontro in piena regola che ha reso necessario l'intervento di mediazione della stessa Angela Merkel: «È legittimo che in Germania si parli dell'impatto dei tassi bassi, anche se questo non deve essere confuso con l'intervenire nella politica indipendente della Bce, che io sostengo pienamente». Draghi del resto non ha intenzione di cedere alle pressioni tedesche. La Bce, ha sottolineato, «è pronta ad agire usando tutti gli strumenti concessi dal suo mandato». I tassi, dunque, resteranno a lungo ai livelli attuali: - 0% il principale e -0,40% quello sui depositi.

giovedì 21 aprile 2016

Belen Rodriguez, Stefano De Martino e l'incontro: notte insieme a Milano

Si sono lasciati, ma negli ultimi tempi le frequentazioni fra Belen Rodriguez e Stefano De Martino sembrano essere riprese e i due vengono spesso sorpresi insieme. 

Belen è stata fotografata da Novella2000 mentre esce dalla palestra: ad attenderla, oltre i fan, c’è l’ex marito con il figlio, il piccolo Santiago in macchina. Il coach di “Amici” lascia la sua ex davanti al portone, poi parcheggia e la raggiunge, per trascorrere la notte insieme a lei.
 

Regno Unito in festa, Sua Maestà compie 90 anni

Il 21 aprile la Gran Bretagna festeggia i 90 anni di Sua Maestà Elisabetta II. Nel corso del suo regno da record, la regina più longeva della storia britannica ha visitato ben 120 Paesi e ha lasciato un segno indelebile nella storia (non solo) del Novecento. La festa per Elisabetta sarà tripla: dal 12 al 15 maggio è prevista una grande festa pubblica a Windsor, che coinvolgerà 1.500 artisti tra danze, musica e spettacoli, mentre a giugno si terrà la parata in pompa magna del "Trooping the Colour" con annesso pranzo per diecimila sul Mall, fuori da Buckingham Palace.

La regina più amata dai britannici - Secondo un nuovo sondaggio, l'amore dei sudditi britannici per la loro sovrana da oltre 63 anni è enorme. Elisabetta II, la monarca con il regno più duraturo della storia britannica, non sembra aver intenzione di andare in pensione, anche se negli ultimi anni ha affidato alcuni dei suoi compiti ai membri più giovani della famiglia reale. Un nuovo sondaggio indica che ai britannici va bene così: il 70% di loro si augura che regni il più a lungo possibile, la percentuale più alta dal 1981. Secondo il sondaggio Ipsos-Mori per il King's College di Londra, il sostegno alla monarchia resta elevato, al 76%.
Harry: "Lei è il capo" - Carlo e il figlio William partecipano sempre di più agli impegni pubblici della regina, ma Elisabetta ha presenziato a 393 di essi nel corso del 2015, comprese due visite di Stato, a Malta e in Germania. William, che con la moglie Kate e i due bambini piccoli ha portato una ventata di energia alla casa reale britannica, ha reso omaggio alla nonna, che con il fratello Harry chiama "il capo". "Sono incredibilmente fortunato ad avere mia nonna nella mia vita. Nel suo novantesimo compleanno, è molto energica e una vera guida per la sua famiglia", ha dichiarato il principe.
Neutralità politica - La regina è vista in Gran Bretagna come una presenza costante, simbolo di stabilità in un mondo turbolento, un'immagine che ha coltivato con cura rifiutando di rendere pubbliche le sue opinioni personali. La sua determinazione a restare al di sopra della politica è stata messa a dura prova in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno, dopo che un quotidiano ha diffuso la notizia di una sua adesione all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Il titolo del tabloid The Sun, "La regina è per la Brexit", ha provocato una replica insolitamente puntuta di Buckingham Palace, che ha sottolineato che la sovrana "è e resterà sempre neutrale" sul piano politico.
La sovrana dei record - A settembre, quando ha battuto il record di Vittoria e il suo è diventato il regno più lungo della storia britannica, Elisabetta ha minimizzato, dicendo che il risultato "non è qualcosa a cui ho mai aspirato". "Inevitabilmente, una lunga vita passa molte pietre miliari. La mia non fa eccezione". Fatto sta che Elisabetta II è la "sovrana dei record". Oltre alla longevità e al fatto di essere la monarca più raffigurata sui francobolli, ecco alcuni numeri e curiosità che hanno contribuito a consegnare la sua figura alla storia:
Il 21 aprile 1926 nasce con il nome di Elizabeth Alexandra Mary Windsor al 17 di Bruton Street, nel lussuoso quartiere londinese di Mayfair. La casa di famiglia dove è avvenuto il lieto evento è stata poi distrutta da una bomba durante l'ultima guerra.
A quattro anni ha ricevuto il suo primo pony, "Peggy", dono di re Giorgio V, e inizio della sua grande passione per l'equitazione.
33.446.430 minuti o 23.226 giorni, 16 ore e 30 minuti è il tempo che la regina ha trascorso sul trono quando ha battuto il record del regno più lungo il 9 settembre 2015 spodestando la illustre trisavola, la regina Vittoria.
341: il numero degli impegni ufficiali onorati nel Regno Unito e all'estero della regina nel 2015, fra cui le visite di Stato in Germania e a Malta.
Dodici: il numero dei Primi ministri che si sono avvicendati dall'inizio del suo regno. Il primo fu Winston Churchill (1951-55) che le fece da mentore quando salì al trono a 25 anni nel 1952, l'ultimo David Cameron, rieletto nel maggio del 2015 per un secondo mandato.
Sette: gli arcivescovi di Canterbury che si sono succeduti alla guida dalla Chiesa anglicana da quando Elisabetta è regina. Il primo fu Geoffrey Fisher, che officiò il suo matrimonio nel 1947, poi la sua incoronazione nel 1953.
Dieci: sono le ore che Elisabetta ha impiegato per pronunciare i suoi 62 Queen's Speeches, i celebri "Discorsi della regina", che segnano l'inizio dell'anno parlamentare.
117: il numero dei Paesi visitati dalla sovrana che ha percorso circa 1,7 milioni di chilometri attraverso il mondo. Nonostante i suoi lunghi viaggi, la regina non possiede un passaporto.
50.000: il numero degli invitati che la regina riceve in media ogni anno ai vari eventi ospitati nelle sue dimore. I garden-party da soli hanno attirato più di 1,45 milioni di persone.
68: gli anni di matrimonio con il principe Filippo, duca di Edimburgo. La coppia è sposata dal 20 novembre 1947.
626: il numero delle associazioni caritatevoli e di beneficenza o di regimenti militari di cui la regina è madrina.
1997: anno in cui la regina lanciò ufficialmente il sito internet della Corona. Elisabetta da allora ha mandato il suo primo tweet nel 2014, 38 anni dopo il suo primo email inviato da una base militare.

mercoledì 20 aprile 2016

Jennifer Aniston è (di nuovo) la più bella del mondo e ne approfitta per smentire le corna

Altro che mezza età. Jennifer Aniston si riprende il titolo di donna più bella del mondo, già conquistato nel 2004, quando la carta d'identità diceva "anni: 35". Un riconoscimento che l'ha vista superare colleghe e non ben più giovani. La Aniston si è messa alle spalle non solo le over 40 Sofia Vergara e Reese Whiterspoon, ma anche le "ragazzine" Selena Gomez e Keke Palmer.


Un trionfo che per la star è diventata anche l'occasione per allontanare i rumors sul suo matrimonio, che il National Enquirer vorrebbe in crisi per colpa del marito. "Mi fa ridere. E' un uomo così interessante e così attento - dice la Aniston - E incredibilmente talentuoso in diversi campi. E' proprio un uomo buono". Parole al miele che sanno di smentita.

Ritrovato con 30 pallini da caccia in corpo, gatto si salva miracolosamente

Se i gatti è vero che hanno sette vite, questo micio deve averne perse almeno un paio.  Puss-Puss, di 3 anni, è stato trovato in una pozza di sangue colpito da 30 pallini da caccia, ma nonostante quelle che sembravano terribili condizioni il gattone è riuscito a sopravvivere.   

Il gatto si era allontanato da casa da circa una settimana e quando è stato trovato in una pozza di sangue è stato portato dal veterinario che lo ha soccorso. Malconcio e con un occhietto in meno, ma Puss-Puss potrà ancora stare con i suoi padroni.

Trova il portafogli di Chris Hemsworth, 17enne lo restituisce ma non immagina la reazione dell'attore

Chris Hemsworth, l'affascinante protagonista di Thor, ha perso il suo portafogli al ristorante. Lo sbadato attore non si aspettava certo di ritrovarlo, ma non aveva fatto i conti con l'onestà di un ragazzo di 17 anni, Tristin Budzyn-Barker, che lo ha notato e recuperato con l'intento di restituirlo.


Tornato a casa, ha detto alla madre: "Mamma, ho trovato il portafogli di Thor".   Il giovane si è impegnato a contattare Hemsworth, e l'incontro tra i due è avvenuto nel salotto televisivo di Ellen DeGeneres. «Mi aspettavo di trovarlo vuoto - ha detto l'attore - e invece c’era tutto. Per questo, voglio darti i contanti che c’erano dentro».  Ma il bel gesto del ragazzo non è stato ricompensato solo con il gruzzolo della star (che sembra comunque una cifra considerevole), ma anche con una borsa di studio da 10mila dollari offerta dalla stessa DeGeneres.

Addio Eddy, Antonella alla prova dʼamore... con Adolfo

L'addio a Eddy Martens, padre di sua figlia Maelle, sembra diventare sempre più reale. E le immagini di Diva e Donna ne sono la prova. Antonella Clerici e Adolfo Panfili, il suo medico ortopedico, non si nascondono più e in una bella giornata di sole camminano mano nella mano nei cortili dell'Abbazia di San Galgano, tra le colline senesi...Soli ed affiatati come una coppia di innamorati alla loro prima gita insieme.

Look da centauro, con giacca di pelle nera e catenina al collo per lui, tacchi a spillo e borsa griffata per lei. Sorridenti, complici e sereni. Sembra che Antonella non abbia proprio nulla da nascondere. La sua relazione con Martens è arrivata al capolinea, a quanto pare e dopo i tanti alti e bassi degli ultimi anni, a mettere la parola fine, senza tanto rumore è stata lei. Con Panfili, la bionda conduttrice si frequenta da settembre, dopo che lei si è rivolta al suo studio ortopedico per un'ernia lombare. Lui l'ha curata, egregiamente e le ha ridato il sorriso e uno scossone al cuore. Quel cuore che adesso sembra essere tornato a battere con passione. Tornata in tv a La prova del cuoco, dopo il malore della scorsa settimana, adesso per la Clerici la prova più importante resta quella dell'amore. Vediamo come sarà superata.

Quaranta giorni con i migranti in fuga verso l'Europa: il servizio del NYT vale il Pulitzer

Un dramma da Premio Pulitzer. Foto bellissime e struggenti quelle realizzate dal team del New York Times (Mauricio Lima, Sergey Ponomarev, Tyler Hicks e Daniel Etter) che ha deciso di seguire una famiglia di profughi dalla Grecia alla Svezia.  

Un canmmino durato 40 giorni, la metà esatta degli 80 giorni raccontati da Jules Verne per il suo Giro del mondo. Stavolta il viaggio simboleggia il mondo del Terzo Millennio con il suo problema più grande, i migranti, il cui effetto si sentirà per decenni. A far trionfare il quotidiano newyorchese nel premio giornalistico più prestigioso (che ha insignito pure la Reuters) sono state soprattutto le immagini di Ponomarev e Lima su una famiglia siriana, i Majid, in fuga dalla guerra verso un futuro migliore.

martedì 19 aprile 2016

Obama vuole pubblicare il rapporto segreto che svela i finanziatori dietro l'11 settembre

Di fronte alla pressione delle famiglie delle vittime, di molti esponenti del Congresso, compresa la leader della minoranza democratica Nancy Pelosi, Barack Obama afferma che sta valutando la pubblicazione del rapporto segreto sull'11 settembre, 28 pagine che furono classificate nel 2002 dall'amministrazione Bush.  Intervistato alla Cbs, il presidente americano, che oggi parte per Riad, ha detto di avere «un'idea di quello che è contenuto nel rapporto» ma che per la pubblicazione bisogna aspettare il responso del capo dell'intelligence Usa, Jim Clapper.

«C'è un processo che viene gestito all'interno della nostra intelligence community, e il direttore del National intelligence sta valutando il rapporto per assicurarsi che se verrà pubblicato non saranno compromessi importanti interessi di sicurezza nazionale», ha detto Obama che poi ha aggiunto: «A quanto so, Clapper sta per completare il processo».  La polemica sulle «28 pages» - come viene chiamato il rapporto che, estrapolato dalle 838 pagine conclusive dell'inchiesta del Congresso sull'11 settembre, da 14 anni è chiuso in una stanza blindata di Capitol Hill dove comunque i deputati ed i senatori possono accedere - è tornata alla ribalta dopo che l'ex senatore Bob Graham, che della commissione faceva parte, ha detto che questo potrebbero fornire indizi del sostegno saudita ai dirottatori e anche sulla rete dei finanziatori degli attacchi.  La questione del rapporto è poi strettamente intrecciata con quella della legge, che il mese scorso è stata approvata all'unanimità dalla commissione Giustizia del Senato, che permetterebbe alle famiglie delle vittime degli attentati di fare causa al governo saudita per il presunto ruolo svolto a sostegno degli attacchi. Alla legge, che rischia di creare una pericolosa frattura tra Washington ed un importante alleato come Riad, si oppone Obama che, nell'intervista televisiva, ha ricordato che «se apriamo alla possibilità che singoli individui negli Stati Uniti facciano causa a governi, allora dobbiamo anche aprire alla possibilità che singoli individui in altri Paesi facciano causa agli Stati Uniti».  Nel dibattito divampato proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale per le primarie di oggi a New York, città colpita al cuore dagli attacchi dell'11 settembre, sia Bernie Sanders che Hillary Clinton si sono schierati a favore della legge. Sanders è anche favorevole alla pubblicazione del rapporto che afferma però di non avere letto, anche se come senatore ne avrebbe avuto la possibilità.    
VETO ALLA LEGGE ANTI-SAUDITI  Obama con ogni probabilità metterà il veto alla legge che permetterebbe alle famiglie delle vittime dell'undici settembre di fare causa ai sauditi per il loro presunto sostegno ad associazioni benefiche ed altri gruppi che avrebbero finanziato al Qaeda. È quanto ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, alla vigilia del viaggio in Arabia Saudita del presidente che oggi parte alla volta di Riad.  Il ministro degli Esteri saudita ha già avvisato l'amministrazione Usa che, se il progetto di legge approvato all'unanimità dalla commissione Giustizia del Senato dovesse andare avanti, il suo governo inizierà a vendere i 750 miliardi di dollari di investimenti negli Stati Uniti per mettersi al riparo da eventuali ingiunzioni di sequestro da parte dei giudici. In realtà la discussione della legge in aula al Senato non è calendarizzata, ma il viaggio diObama a Riad ha fatto riaccendere la polemica sulla misura.  Secondo Earnest non sono tanto le minacce di vendita dei beni sauditi a muovere il presidente, quanto il fatto che la legge metterebbe «a rischio la stessa nozione di immunità governativa: questo potrebbe mettere gli Stati Uniti, i nostri militari e personale diplomatico a grave rischio se anche altri Paesi dovessero adottare misure del genere. Considerate la lunga lista di preoccupazioni che ho esposto - ha poi concluso - è difficile immaginare uno scenario in cui il presidente firmi una legge in questi termini».   Per quanto riguarda poi il monito saudita, Earnest ha invitato Riad alla cautela nei confronti di un passo che avrebbe ampie conseguenze economiche: «un Paese con un'economia moderna ed ampia come l'Arabia Saudita non avrebbe benefici da un mercato finanziario globale destabilizzato, come non ne avrebbero gli Stati Uniti». Il portavoce della Casa Bianca ha comunque affermato di non essere sicuro che la questione verrà sollevata durante i colloqui che domani Obama avrà con re Salman, che avranno al centro l'accordo nucleare con l'Iran, la lotta allo Stato Islamico e la Siria. Tematiche già scottanti nel rapporto tra i due alleati storici che Obama recentemente ha definito «complicato».  Sponsorizzata sia da democratici che da repubblicani, la legge creerebbe un'eccezione alla misura che tutela i governi stranieri da cause civili - e che finora ha impedito alle famiglie delle vittime di fare causa ai sauditi - nel caso che si dimostri che il governo straniero sia coinvolto in un attacco terroristico sul suolo americano. Ruolo che il governo saudita ha sempre negato, con la commissione d'inchiesta dell'11 settembre che ha concluso che il governo «come istituzione» o i suoi più alti funzionari non finanziarono gli attacchi. Ma le famiglie delle vittime stanno chiedendo la pubblicazione di un rapporto del 2002 in cui invece si analizzerebbe in dettaglio il ruolo svolto da funzionari sauditi negli attentati.

Madonna di nuovo serena dopo la crisi: cena al ristorante con Rocco

Dopo tanta sofferenza (molto esposta), Madonna torna finalmente serena.
Il figlio Rocco, 15 anni, ha deciso di andare a vivere con papà Guy Ritchie a Londra e la cantante non ha preso per niente bene separazione e lontananza date dalla scelta del suo pargolo.


Madonna, col volto sereno, infatti è stata sorpresa mentre esce da un locale con Rocco, dopo aver cenato insieme.

lunedì 18 aprile 2016

Federica Nargi incinta, raggiante col pancino all'inaugurazione dello store di Ferrone

Con le prime forme da futura mamma, Federica Nargi si offre agli obbiettivi dei paparazzi per l’inaugurazione dello store di Sandro Ferroni.L’ex velina (e partecipante a Pechino Express) ha annunciato di essere incinta, precisamente al quarto mese, dello storico fidanzato Alessandro Matri ed è stata protagonista, in un centro commerciale della Capitale, della boutique dello stilista Ferroni. 

Federica ha dato la lieta notizia a “Chi”: “Questa volta è vero! Questa volta è magnificamente vero. Aspetto un figlio. Sono al quarto mese di gravidanza (..) Ma sono davvero tanto ingrassata? Ma anche se fosse… chissenefrega. La nostra gioia è più forte di qualsiasi cosa".

Roma, l'Olimpico diventa una maxi cucina: lo chef Canavacciuolo dà lezioni allo stadio

Profumerà di soffritto e di basilico domani lo Stadio Olimpico di Roma. Un impianto nato per le Olimpiadi del 1960 - oggi sede di eventi sportivi clou come il derby Roma-Lazio, i Golden Gala di atletica e il Sei Nazioni di rugby - per un giorno sarà sede delle lezioni di cucina di Antonino Cannavacciuolo.



L'impianto del Foro Italico è stato infatti scelto dallo chef, autore di libri e volto televisivo, come prestigiosa e maxi aula per il secondo incontro formativo dal disincantato titolo «Pure tu vuoi fare lo chef?», che promette un mix di stimoli creativi e motivazionali nei quattro show cooking in programma sul tema «Sud e Nord si uniscono in cucina».
Il prof-imprenditore di origini napoletane, 41 anni appena compiuti, temutissimo per i sonori ceffoni nel serial «Cucine da incubo Italia», nella sua biografia evidenzia gli studi presso la Scuola Alberghiera della sua zona, a cui hanno fatto seguito esperienze lavorative nelle cucine di grandi tristellati francesi quali l'Auberge dell'Ile di Illerausen e il Buerehiesel di Strasburgo, oltre che nel ristorante del Grand Hotel Quisisana, quando la cucina era «governata» da Gualtiero Marchesi. Fino all'approdo nel 1999 al timone, insieme alla moglie Cinzia Primatesta, e alla gestione del ristorante hotel Villa Crespi, due stelle Michelin, a Orta San Giulio (Novara).
Quella di domani, sottolinea Cannavacciuolo, l'Olimpico di Roma, «è una location eccezionale per un evento eccezionale. Già, perchè dobbiamo formarci, crescere, lavorare, ma anche goderci la bellezza e motivarci. Ci confronteremo su un argomento fondamentale nella gestione di un'attività di successo: »La scelta«. Si tratta di quella visione dell'imprenditore che guida l'impresa, che permette di caratterizzare la propria attività e di incontrare la vera domanda del cliente. In questo la coerenza delle azioni è fondamentale. Devi trovare come - consiglia il big chef - essere non il migliore, ma unico!». Per sapere come i biglietti d'ingresso variano dai 77 euro a 92 euro.

sabato 16 aprile 2016

Mariah Carey, domani l'atteso live con il meglio della carriera al Forum

Una popstar, forse per davvero: nell'accezione piena del termine. Ossia una cantante che non solo canta musica pop, ma che ha fatto di sé e della sua immagine una diva popolare.  Le cronache rosa non a caso sono tornate di recente a parlare di lei, di Mariah Carey: la diva americana in arriva dal vivo al Mediolanum Froum di Assago domani. 

Dopo la fine del suo matrimonio con il rapper e attore statunitense Nick Cannon, ha infatti già annunciato nuove nozze con l'imprenditore 48enne James Packer, il quarto uomo più ricco d'Australia, che per l'anello di fidanzamento non ha badato a spese regalandole un diamante da 35 carati: bazzeccole. Insomma, una donna desiderata, molto femminile ma anche dalla parte delle femministe. Sostengo da sempre il rispetto per le donne», ha dichiarato non molto tempo fa.  «In casa tengo esposto una foto che feci con la grande Aretha Franklin nel 1998, durante uno show televisivo per beneficenza. È un esempio per la sua fierezza e per la sua integrità». Il tour che la porta del vivo a Milano è partito lo scorso febbraio da Las Vegas, la città dove Mariah Carey è tornata a vivere. Il suo concerto milanese è quasi un evento: non si esibisce infatti in Italia da ben tredici anni. Dai quattrodici dischi ufficiali di carriera, più raccolte, per un totale stimato di 55 milioni di coppie vendute, che hanno fatto di lei la cantante con il maggior numero di vendite.  Mariah Carey offrirà dal vivo brani come Infinity, Fantasy, We belong together. «Sono i brani che ho nel cuore», dice. Al ritorno negli Stati Uniti l'attende un reality sulla sua vita per la televisione. Da vera diva pop.

De Luca, no ad Al Pacino: "Investimento inopportuno"

Dovrebbe concludersi la querelle consumatasi (a sua insaputa) intorno ad Al Pacino: a chiudere la questione le parole di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. «Sono contrario al finanziamento di 700mila euro per avere la presenza di Al Pacino al Teatro Festival - ha detto il governatore, sgombrando il campo da ogni dubbio. 

È un grande artista, ma credo che dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra presenze che valorizzino gli eventi e risorse disponibili. Per cui a mio giudizio non è opportuno stanziare una cifra per questa presenza», ha affermato ieri sera De Luca nel corso di una trasmissione andata in onda sull’emittente salernitana Lira Tv. Ergo, Al Pacino non calcherà il palco dell’Arena Flegrea.
 La trattativa avviata con gli agenti dell’attore americano si fondava su un contratto da 700mila euro per due serate che dovevano consistere, peraltro, in un dialogo-intervista. Su quel talk show d’autore, da pagare a caro prezzo, e con soldi pubblici, s’era sollevato un polverone anche tra gli impresari teatrali di una città nella quale molte sale faticano a stare aperte e attendono dalla stessa Regione Campania che avrebbe dovuto soddisfare le richieste del divo provvigioni risalenti al 2013.

mercoledì 13 aprile 2016

Loris, Veronica Panarello è pazza? La difesa chiede la risonanza. L'esperto: "Non serve"

Veronica Panarello è pazza? La 27enne accusata dell'omicidio del figlio Loris, di 8 anni, verrà sottoposta ad una risonanza magnetica alla testa per verificare le sue condizioni «neuro, radiologiche, morfologiche e funzionali» in una clinica di Catania. Eppure secondo il direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Asl di Avellino, il dottor Antonio Acerra, questo esame è nullo ai fini delle indagini. 

Secondo l'esperto psichiatra, intervistato dal setimanale Giallo, la risonanza magnetica è inutile: "Le condizioni psicologiche non possono essere riscontrate con questo tipo di esame. Può servire per individuare una malattia come un tumore, ma non per evidenziare comportamenti stabilire le decisioni che una persona prenderà". La difesa della donna ha richiesto questo esame per scagionare l'imputata, ma se le cose stanno come sostiene il dottor Acerra, la risonanza non può considerarsi un esame affidabile per accertare se un individuo è capace di intendere e di volere. Una mossa che probabilmente servirà soltanto ad allungare i tempi processuali, visto che l'esame potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua. Secondo Giallo, i medici che l'hanno già visitata avrebbero rivelato che Veronica Panarello è sana di mente e quindi processabile. La prossima udienza del processo, fissata per l'11 maggio, sarà rinviata a data da destinare. Intanto la Panarello continua ad accusare il suocero, con cui avrebbe avuto una relazione sentimentale.

Renzi in diretta: "Se perdo il referendum sulle riforme vado a casa"

«La riforma è un gigantesco passo avanti, porta l'Italia nel futuro, è una delle grandi belle notizie di questa settimana, anzi di questi due anni. Son tutti colpiti che le stiamo facendo, sono talmente abituati al fatto che la politica non riesca a fare la sua parte che ora sono stupiti che la politica risolva questioni ferme da troppi anni».

«Già l'altra volta ho sottolineato l'importanza di stringere un pò sulle deleghe, di accelerare sulle deleghe, spero nelle prossime settimane di potervi dare qualche data più precisa per poter essere operativi sulle deleghe della buona scuola». Lo afferma il premier Matteo Renzi nel corso della diretta Twitter e Facebook #Matteorisponde.  Non c'è il rischio che il referendum sulla riforma costituzionale si trasformi in una consultazione pro o contro Renzi? «Il rischio c'è ma la riforma costituzionale deve essere votata sul Senato, sulle regioni, sul funzionamento della democrazia e non su di me. Poi io è chiaro che devo trarre le conseguenze se non ce la facciamo e vada a casa».   «Io penso che i numeri per vincere referendum sulle riforme ce li abbiamo, credo che il referendum d'ottobre lo vinciamo».

Libia
«La Libia non solo non l'abbandoniamo ma ieri Gentiloni si è recato a Tripoli, ha portato viveri e aiuti farmaceutici, ha incontrato Al Serraj e ha assicurato tutto l'impegno italiano per sostenere la Libia. Credo sia un segno evidente di quel che stiamo facendo».   Le entrate
«Prendo 5.500 euro al mese, il complessivo lordo credo sia 100mila o 105mila euro, lo metterò on-line. Un pò meno di un parlamentare, ma un ottimo stipendio. Oltre all'indennità c'è il grande onore di servire il proprio paese. È giusto che sia pubblico quello che prende il presidente del Consiglio».  Unioni civili
«Oggi in commissione credo sia stato votato l'articolo 2: se la settimana prossima si fa qualche notturna o al massimo quella successiva penso che entro il mese di aprile potremo firmare la legge sulle unioni civili. Sarà un gran giorno, di festa. Potremo firmare una legge che in tanti altri Paesi c'è e da noi non ancora prevista».  Banche
«Il fondo Atlante sarà la soluzione, lo vedremo nelle prossime ore e settimane».  Pubblico impiego
Con i provvedimenti Madia «si sono finalmente ridotti i comparti, ora possiamo iniziare la discussione sui rinnovi dei contratti».

martedì 12 aprile 2016

Morto Gianroberto Casaleggio. Il "guru" dei Cinque Stelle malato da tempo

È morto a 61 anni Gianroberto Casaleggio, il "guru" e fondatore del Movimento 5 Stelle insieme a Beppe Grillo.
Nel 2014 fu operato per un edema al cervello e da tempo era nota la sua malattia. Secondo quanto si è appreso, Casaleggio era ricoverato in una struttura dell'istituto Scientifico Auxologico.


 Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia.
Gianroberto ha lottato fino all'ultimo.  "Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive." Gianroberto Casaleggio (dallalettera al Corriere della Sera del 30 maggio 2012)

Amministrative, ecco i tre nuovi candidati: l'unica donna è Maria Teresa Baldini

I candidati a sindaco non si fermano più. Si fanno avanti altri due nuovi aspiranti alla poltrona, oltre alla conferma di Luigi Santambrogio.  Le new entry sono Marco Cozzi e Maria Teresa Baldini, unico volto femminile. Mentre Corrado Passera si è ritirato per allearsi con l'uomo del centrodestra Stefano Parisi (oggi presenta la sua lista), nuove figure sono scese in campo ieri, fra cui appunto la prima donna: è Maria Teresa Baldini che, eletta al Pirellone nella lista Maroni e poi fondatrice del gruppo misto Fuxia People, si mette in gioco «per curare una città oramai malata». 

Parola di medico, visto che miss fuxia, classe '61, è un chirurgo: una pasionaria che per alcune sue dichiarazioni su rom e immigrati ha scatenato in passato le polemiche.  A meno di un mese dal termine per formalizzare le candidature per le amministrative del 5 giugno, si è presentato ufficialmente alla città Santambrogio: l'ex assessore leghista della giunta Formentini corre per Alternativa Municipale, una delle liste nate alla sinistra di Giuseppe Sala, sostenuto dall'ampia coalizione di centrosinistra (Pd, SinistraXMilano, Bebbe Sala sindaco. Noi, Milano). Santambrogio, 52 anni, ha parlato in un incontro all'aperto, in piazza Scala: «Al centro della nostra proposta ci sono i cittadini». A chi gli ha chiesto spiegazioni sulla sua militanza nella Lega, ha risposto:« Era una realtà diversa rispetto a quella di oggi. Era molto civica, partiva dalla base. Tante parole belle che mi trovano ora coerente».  Dalla parte opposta, esterna centrodestra - unito e compatto su Parisi (FI, FdI, Lega, Area Popolare, Lista Parisi) - nasce la formazione Facciamo Centro dell'Udc, che schiera l'avvocato Marco Cozzi, in contestazione con i colleghi di partito che sostengono mister Confindustria. Simbolo della lista, lo scudo crociato. Sono così 11 i contendenti alla poltrona di sindaco: vecchi partiti e nuovi movimenti avranno un peso al ballottaggio, dato quasi per certo fra Parisi e Sala.

"Festini a bordo e spese folli della Marina": indagine sul dossier dell'ammiraglio De Giorgi

Poche pagine, molti documenti e un'immagine plastica che rimane impressa: quella del capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, all'epoca comandante della Vittorio Veneto, che in una sosta a New York, avrebbe atteso i suoi ospiti, trasportati con un elicottero, in sella a un cavallo bianco, noleggiato a spese della Marina in occasione del cocktail. 

È solo una delle feste patinate organizzate dall'ex ammiraglio che un anonimo, evidentemente interno agli uffici, ha deciso di rivelare alla procura di Potenza (dove il capo di stato maggiore risulta già indagato per associazione a delinquere), a quella di Roma e alla procura militare, che adesso andranno avanti con le verifiche.  La lettera, supportata dalla documentazione, è stata trasmessa anche al presidente del Consiglio, al ministro della Difesa e allo stesso De Giorgi. In primo luogo le modifiche da 42 milioni di euro che, nel 2013, dopo una visita alla fabbrica di Fincantieri a Muggiano, l'alto ufficiale pretese fossero realizzate all'area destinata agli ufficiali (quadrati) e ai camerini di comandante e ammiraglio e per la realizzazione di una cabina di plancia vista mare destinata al comandante nella nave Bergamini, fregata della classe Fremm ancora in costruzione. Poi l'affare nel quale avrebbe avuto un ruolo anche Valter Pastena: il contratto da 30 milioni con una società praticamente inesistente che, secondo l'attuale capo di Stato maggiore, avrebbe dovuto costruire un'imbarcazione super veloce di 32 metri. Un progetto secretato e ancora in corso.

Panama Papers, Cameron: "Quel fondo era tassato". Corbyn: "Non ha chiarito"

«Tutto è stato registrato, tutto era scritto, tutto era sottoposto alle tasse annuali, perché si trattava di un fondo di investimento commerciale, non familiare».  Il premier britannico David Cameron per la prima volta dallo scoppio dello scandalo Panama Papers in cui è coinvolto il defunto padre Ian, si è difeso, alla Camera dei Comuni, ribadendo e rilanciando la sua strategia anti-evasione. «Il fondo - ha spiegato Cameron - era off-shore perché come fondo commerciale aveva senso che avesse luogo in una zona in cui si commerciava in dollari».  

Il premier ha liquidato come «offensive e profondamente false» le accuse contro il padre e ha affermato di aver venduto le quote del fondo Blairmore prima di diventare ministro «per evitare un conflitto di interessi». Poi ha annunciato un'azione politica vigorosa contro gli evasori. Ha ricordato la trasparenza del suo Governo e ha annunciato che sarà creata una task force con i compiti di analizzare Panama Papers e condurre la battaglia contro i reati fiscali.  Il discorso non ha convinto tutti. «David Cameron non ha chiarito gli interrogativi sulle sue finanze, cambia discorso ed il suo intervento è stato un capolavoro nell'arte della diversione», secondo il leader laburista Jeremy Corbyn. Il premier ha invitato ministri e politici a seguire il suo esempio, pubblicando le rispettive dichiarazioni dei redditi. Proprio la sua dichiarazione, però, ha sollevato nuove polemiche. Nell'anno fiscale 2014-2015, Cameron ha pagato circa 76mila sterline di tasse su un imponibile di oltre 200mila sterline, regalo che la madre ultraottantenne gli ha fatto nel 2011. Un dono che, secondo molti, sarebbe solo un escamotage per aggirare la tassa di successione.

giovedì 7 aprile 2016

Scoperto il buco nero mostruoso: "pesa" come 14 miliardi di Soli

Ci risiamo. Un altro record, un'altra scoperta. Protagonisti, ancora una volta, i buchi neri. In questa occasione il “peso” della rivelazione è davvero consistente visto che l'oggetto appena scovato al centro della galassia NGC 1600 ha la mole pari a 17 miliardi di Soli. 
A fare la scoperta è stata l'astronoma  Chung-Pei Ma, dell'University of California-Berkeley, responsabile del progetto Massive Survey, uno studio delle galassie più massicce e buchi neri supermassicci nell'universo cosiddetto locale.


«Il buco nero supergigante -ha commentato la studiosa- si trova in una zona scarsamente popolata, al centro di una galassia ellittica situata nei pressi di un piccolo gruppo di 20 galassie». Il dubbio che assale la ricercatrice e il suo team è che fino ad ora buchi neri di questa dimensione sono stati trovati solo al centro di grandi galassie e in aree dell'Universo molto popolate.  
IL RECORD ASSOLUTO
Il record assoluto, infatti, appartiene ad un altro mostruoso oggetto che si trova nell'ammasso di galassie, circa mille, nella costellazione della Chioma di Berenice: in questo caso il peso del buco nero è di ben 21 miliardi di Soli. Una delle ipotesi messe in campo dagli scienziati è che per spiegare le dimensioni del  buco nero bisogna pensare alla fusione con un altro suo simile.
«Quando due galassie si fondono ha spiegato Ma-, i loro buchi neri centrali si stabilizzano nel nucleo della nuova galassia e orbitano uno intorno all'altro. Stelle cadenti vicino al buco nero binario, a seconda della loro velocità e la traiettoria, possono effettivamente rubare moto dalla coppia vorticosa e raccogliere abbastanza velocità per sfuggire dal nucleo della galassia. Questa interazione gravitazionale fa sì che i buchi neri si muovano lentamente avvicinandosi, alla fine fondendosi per formare un buco nero ancora più grande. Il buco nero supermassiccio poi continua a crescere inghiottendo gas incanalato al nucleo da collisioni di galassie».

  LE OSSERVAZIONI DI HUBBLE
A tenere d'occhio oggetti come questi ci pensano due gioielli della tecnologia terrestre: l'Hubble Space Telescope della Nasa e il Gemini Telescope alle Hawaii. Dalle osservazioni sia dell'uno che dell'altro si sta dimostrando che nell'Universo, oggetti mostruosi di questa dimensione,  possono essere più comuni di quanto si pensava.

IL DILEMMA E LA CASA NELLE GRANDI PRATERIE
L'astronoma Chung-Pei Ma ha un dubbio, è assalita da un atroce dilemma: «Stimiamo -ammette- che questi gruppi più piccoli siano circa 50 volte più abbondanti degli spettacolari ammassi di galassie come quello della Chioma di Berenice. Quindi la domanda da porsi adesso è la seguente: è la punta di un iceberg, o forse ci sono più buchi neri mostruosi là fuori che non vivono come in un'area affollata di un grattacielo a Manhattan, ma in qualche sperduta casa nelle pianure del Midwest?».